La situazione attuale ha effetti anche sulla salute psichica. La psicoterapeuta Yvik Adler parla dell’affluenza agli studi di psicoterapia, della depressione da covid e di come superare il periodo.
19.02.2021
Dall’inizio dell’estate noi psicologi e psicoterapeuti abbiamo assistito a un’ondata di richieste senza precedenti. Ancora adesso facciamo fatica a rispondere a tutte le richieste e non sappiamo come venirne a capo. Ogni giorno devo rifiutare tre nuovi pazienti.
Al momento la nostra società ha molte preoccupazioni, molte persone sono abbattute e non sanno come andare avanti. Le persone fanno fatica a sopportare la mancanza di prospettive.
Durante il primo lockdown molti hanno iniziato a soffrire di disturbi d’ansia e ad oggi non li hanno ancora superati.
Persone dai 12 ai 72 anni d’età. Tra queste vi sono persone per le quali il problema principale è l’ansia. Hanno un terribile timore di contrarre il virus. Il virus blocca la loro intera esistenza.
Altre persone, d’altra parte, mostrano i sintomi di una depressione. Dall’inizio dell’autunno noi terapeuti assistiamo a un ingente aumento. Soffrono di apatia, disperazione e preoccupazioni di carattere esistenziale.
Poi ci sono anche persone che si sentono completamente in balia della situazione attuale e sono anche arrabbiate. Sono sotto tensione e irritate. La crisi provocata dal coronavirus e le misure in costante cambiamento le tormentano e le affaticano. Molte delle cose che per loro erano importanti ora non sono più possibili. E non è facile. Nell’ultimo periodo si rivolgono a me persone tendenzialmente più giovani in cerca di aiuto.
Gli adolescenti e i giovani hanno bisogno del contatto con i coetanei per il proprio sviluppo sociale e personale. Nel frattempo, per molti di loro l’istruzione si svolge ancora online. Sono situazioni psicologicamente stressanti. I giovani non sopportano bene l’isolamento e la monotonia.
Noi uomini siamo fatti per stare in gruppo. Abbiamo bisogno dei contatti sociali, del contatto e dello scambio per sentirci a nostro agio. Il mondo virtuale può compensare molti aspetti, ma certamente non tutti.
Molte coppie e famiglie vivono una situazione di forte stress perché la vicinanza e la distanza sono difficilmente regolabili con le limitazioni ai contatti. Ciò può inasprire i conflitti. Il livello di stress è alto quando si lavora in home office e allo stesso tempo ci si prende cura dei bambini. Le famiglie che si trovavano già in una situazione difficile prima della pandemia soffrono molto. Per questi genitori e bambini l’isolamento ha effetti piuttosto negativi sulla convivenza sociale.
Al momento ho molte coppie che parlano di separazione o che si separano proprio
No, i bambini non si rivolgono a me di persona. Sono i loro genitori a contattarmi, perché non sanno più cosa fare con i propri figli e ne sono sopraffatti. I bambini mostrano sintomi da stress, sono insicuri e alcuni rifiutano persino la scuola. I bambini sono afflitti dalla crisi legata al Covid-19 più di noi adulti.
Per alcuni non fa molta differenza appartarsi. Sopportano meglio la situazione. Altri invece soffrono enormemente la solitudine. Alcuni di loro dicono persino: «Ehi, non potete rinchiudermi così facilmente. Vado ugualmente a fare la spesa.» Per queste persone è una situazione difficile e stressante.
Le ripercussioni sociali del distanziamento le scopriremo solo in futuro. La realtà è che durante una crisi le persone si avvicinano maggiormente e cercano di più la coesione sociale. Dal punto di vista virologico, questo è proprio ciò che bisogna evitare. Un dilemma. Per questo motivo è ancora più importante continuare a coltivare le relazioni sociali.
Occorre tenersi sempre molto in contatto, se possibile, con le persone del proprio ambiente. Telefonarsi, scriversi, fare videochiamate e andare a passeggio in due mantenendo le distanze. Nel limite del possibile, bisogna tenersi impegnati dal punto di vista sociale e rimanere attivi. Per la nostra psiche non è salutare appartarsi.
Si sa indicativamente che il consumo di alcol da parte di persone con una determinata predisposizione è aumentato. L’ambiente delle persone con un problema di alcolismo deve essere vigile e reagire immediatamente, se necessario. Le persone affette da dipendenze nella maggior parte dei casi non chiedono personalmente aiuto. È possibile chiamare un consultorio o recarvisi personalmente con la persona interessata.
Per le famiglie già sotto stress l’aumento della violenza domestica, anche nei confronti dei bambini, è attualmente un problema. Queste famiglie devono assolutamente ricevere sostegno dalle diverse istituzioni e non possono in nessun caso essere lasciate sole.
Devono possibilmente restare attive. È importante non finire in una sorta di paralisi. Bisogna cercare di gestire attivamente la quotidianità. Pertanto, provvedere a strutturare chiaramente la giornata con momenti dedicati al dovere e altri al divertimento e prevedere anche delle distrazioni: uscite, telefonate, visione di film e creatività. Il movimento è estremamente importante perché aiuta a restare in salute e ha effetti positivi sul morale.
Inoltre, non bisogna fare eccessivamente uso dei mass-media, in particolare di quelli che aumentano ulteriormente le proprie preoccupazioni. È importante lasciare spazio alla speranza e non dimenticarsi che tutto passa prima o poi.
Assolutamente. È importante tranquillizzarsi e dirsi: Ho già superato situazioni difficili, mi sono già ripreso/a da altro. Occorre pensare a cosa è stato utile in altre situazioni di crisi. Potrebbero essere utili esercizi di rilassamento o lo yoga. L’offerta online è molto ampia. Anche siti online come Dureschnufe.ch suggeriscono dei rimedi per superare la situazione.
Se una persona continua ad avere molte preoccupazioni, si sente incredibilmente male, non dorme bene, è sempre sotto tensione o ha persino pensieri suicidi deve cercare immediatamente aiuto nel proprio ambiente. E se anche questo non basta, deve richiedere subito un aiuto professionale.
Assolutamente sì. Occorre agire attivamente se si ha l’impressione che una situazione possa diventare pericolosa. In ogni cantone è presente un servizio per le emergenze, principalmente psichiatrico, che è possibile contattare 24 ore su 24. È sempre meglio contattarlo una volta di più che una di meno.
Le nostre e i nostri consulenti sulla salute vi forniscono utili consigli su come prendervi cura della vostra salute psichica.
Per ricevere sostegno psicologico in situazioni di emergenza finanziaria o sociale, contattate l’assistenza psicologica immediata gratuita.
Telefono 058 340 16 11
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