Comprendere l’ovulazione: processo, momento e sintomi

L’ovulazione è una parte importante del ciclo femminile ed è decisiva per la fertilità. Ma quando avviene esattamente l’ovulazione, quali sono i segnali e come si può calcolarla? Qui trovate le risposte alle principali domande.

27.08.2025 Petra Baumberger 5 minuti

Cos’è l’ovulazione e come si svolge?

Durante l’ovulazione, chiamata anche fase ovulatoria, un ovulo maturo esce dalle ovaie e passa attraverso le tube per raggiungere l’utero. Se nelle tube viene fecondato da uno spermatozoo, idealmente si annida nell’utero e ha inizio la gravidanza.

Quando avviene l’ovulazione?

L’ovulazione ha luogo una volta per ogni ciclo mestruale. In un ciclo di 28 giorni, di regola avviene il 14° giorno. Il momento esatto dell’ovulazione può variare da donna a donna o da ciclo a ciclo, a seconda dello stato ormonale e della durata del ciclo. Medicamenti, stress e cambiamenti di clima influenzano il momento dell’ovulazione.

Calcolare l’ovulazione

Il momento esatto dell’ovulazione varia da ciclo a ciclo. Anche il momento e la durata del periodo fertile dopo l’ovulazione non sono sempre uguali. Il calcolatore dell’ovulazione fornisce un orientamento per determinare l’ovulazione: inserendo il primo giorno delle vostre ultime mestruazioni e la durata media del vostro ciclo, il calcolatore indica il giorno della prossima ovulazione e i giorni fertili.

Anche i test di ovulazione aiutano a determinare l’ovulazione e i giorni fertili. Il funzionamento è simile a un test di gravidanza: tenete la striscia reattiva sotto il getto di urina per alcuni secondi. Se il test dà esito positivo, l’ovulazione avrà luogo a breve. Utilizzando regolarmente i test d’ovulazione potete scoprire il momento più fertile.

Cosa succede durante l’ovulazione?

Durante l’ovulazione ci sono diversi ormoni che svolgono un ruolo importante: nella prima metà del ciclo il livello di estrogeni cresce. Una volta raggiunto un determinato livello, aumenta anche l’ormone luteinizzante (LH). Questo aumento di LH segnala alle ovaie di rilasciare un ovulo. Il valore LH cala nuovamente dopo l’ovulazione, così come il livello di estrogeni. Contemporaneamente aumenta il livello di progesterone. Questo ormone prepara l’utero a un possibile annidamento dell’ovulo fecondato dopo l’ovulazione.

Occasionalmente l’aumento di LH avviene senza ovulazione. Le cause sono molteplici. Una di queste è ad esempio la PCOS.

Pillola e ovulazione

La pillola anticoncezionale impedisce la maturazione degli ovuli. Di norma, quindi, con la pillola non avviene alcuna ovulazione. Anche lo spessore dell’endometrio non aumenta con la pillola. Quindi, se nonostante l’assunzione della pillola hanno luogo un’ovulazione e una fecondazione, di regola l’ovulo non si annida nell’utero.

Quanto dura l’ovulazione?

L’ovulazione di per sé dura solo pochi minuti. Dopodiché l’ovulo può essere fecondato per 12-24 ore. In caso di mancata fecondazione, l’ovulo muore. Una gravidanza è tuttavia possibile anche al di fuori di queste poche ore: il periodo fertile inizia da tre a cinque giorni prima dell’ovulazione, il tempo che gli spermatozoi riescono a sopravvivere nel corpo femminile.

Dopo l’ovulazione: per quanto tempo si è fertili?

Dopo l’ovulazione, l’ovulo è ancora fecondabile per 12-24 ore; dopodiché la fase fertile termina. La maggior parte del ciclo mestruale è quindi costituita da giorni sterili. I giorni sterili nella seconda metà del ciclo sono chiamati anche fase luteinica in gergo medico, mentre la fase fertile è definita follicolare.

Quindi si può rimanere incinte anche dopo l’ovulazione? Sì, se la fecondazione dell’ovulo avviene al massimo entro un giorno dall’ovulazione.

Pillola del giorno dopo: efficace solo prima dell’ovulazione

La pillola del giorno dopo impedisce o ritarda l’ovulazione e quindi la gravidanza. Se l’ovulazione ha già avuto luogo, la pillola è inutile. Pertanto, assicuratevi di prendere la pillola del giorno dopo il prima possibile dopo un rapporto sessuale non protetto, preferibilmente entro dodici ore. Per l’assunzione, seguite le istruzioni del vostro o della vostra farmacista o di specialisti medici.

Ovulazione: possibili sintomi

I segnali dell’ovulazione sono molteplici. Una donna può percepirla in misura diversa, se è consapevole dei sintomi e se osserva in modo consapevole il proprio corpo.

  • Dolori: in alcune donne l’ovulazione imminente provoca dolori pungenti e diffusi nella parte bassa dell’addome, noti anche come dolori intermestruali. Si manifestano quando l’ovaia rilascia l’ovulo e di solito durano da uno a due giorni.
  • Tensione mammaria: alcune donne avvertono dolori al seno (mammelle turgide, capezzoli sensibili) durante l’ovulazione. Ciò è dovuto all’aumento del progesterone.
  • Muco cervicale: prima dell’ovulazione, il muco cervicale (muco del collo dell’utero) è particolarmente trasparente, fluido e filante. Ciò facilita il percorso degli spermatozoi verso l’ovulo.
  • Temperatura basale: nella prima metà del ciclo la temperatura basale è bassa. Dopo l’ovulazione è elevata e rimane così fino all’inizio delle mestruazioni successive.
  • Aumento del desiderio sessuale: alcune donne hanno più desiderio sessuale nei giorni dell’ovulazione.

Sintomi dopo l’ovulazione

Dopo l’ovulazione possono manifestarsi i seguenti sintomi:

  • Tensione mammaria: anche dopo l’ovulazione alcune donne hanno seni gonfi o doloranti. Questi dolori al seno non sono un brutto segno, ma del tutto normali. Inoltre, non si manifestano a ogni ciclo né in tutte le donne.
  • Muco cervicale: dopo l’ovulazione il muco cervicale è più denso e di colore bianco-giallastro. Alcune donne hanno perdite lattiginose e dense all’incirca quattro giorni dopo l’ovulazione. Altre non hanno perdite dopo l’ovulazione.
  • Temperatura basale: dopo l’ovulazione, al risveglio la temperatura è più alta. In alcune donne almeno di 0,2 °C, in alcune addirittura di 0,6 °C. L’aumento della temperatura persiste fino all’inizio delle mestruazioni successive.

Dolori durante l’ovulazione: endometriosi?

In caso di endometriosi, del tessuto simile all’endometrio cresce al di fuori dell’utero. Le donne che ne soffrono spesso avvertono forti dolori durante l’ovulazione, le mestruazioni e i rapporti sessuali. A volte presentano anche intensi sanguinamenti mestruali, spossatezza e nausea. Molte donne affette da endometriosi non hanno un’ovulazione e hanno un ciclo irregolare. Ciò può essere dovuto ai focolai di endometriosi nelle ovaie.

Importante: i dolori durante l’ovulazione hanno diverse cause e si manifestano indipendentemente dall’endometriosi. Se avete regolarmente disturbi parlatene con il vostro medico.

Annidamento dopo l’ovulazione? I segnali

Quando un ovulo fecondato si è annidato nell’utero si manifestano sintomi particolari. Ciò avviene all’incirca da sette a dieci giorni dopo l’ovulazione. Tuttavia, anche in questo caso bisogna tenere presente che non tutte le donne percepiscono questi segnali.

  • Perdite: un possibile segnale dell’annidamento sono le perdite vaginali. I cambiamenti ormonali le rendono più intense e viscose.
  • Spotting: dopo l’ovulazione e l’annidamento è possibile anche un leggero sanguinamento di colore rosso chiaro. Gli esperti parlano di perdite da impianto.
  • Dolori al seno: molte donne avvertono cambiamenti al seno che si manifestano, ad esempio, sotto forma di dolore, sensibilità, pesantezza o formicolio.
  • Stanchezza: per molte donne, anche la stanchezza è uno dei segnali dell’annidamento dopo l’ovulazione. Lo stesso vale per gli sbalzi d’umore.
  • Dolori al basso ventre: in alcune donne si manifestano dolori al basso ventre, che a volte si trasformano in crampi.
  • Vertigini: in alcuni casi l’impianto dopo l’ovulazione causa vertigini, perché la pressione sanguigna si abbassa.
  • Nausea: prima ancora che le mestruazioni successive saltino, alcune donne avvertono già la nausea, che a volte causa addirittura vomito.

A partire da quando il test di gravidanza risulta positivo? Il risultato è molto sicuro a partire dal giorno in cui dovrebbe arrivare il ciclo mestruale. In questo momento la quantità di ormoni della gravidanza è solitamente sufficientemente elevata per il test.

Calcolare la data del parto

Ecco come calcolare la data del parto sulla base dell’ovulazione: aggiungete 266 giorni al giorno della vostra ultima ovulazione. Se, ad esempio, l’ovulazione è stata il 9 marzo e avete un ciclo di 28 giorni con l’ovulazione il 14° giorno del ciclo, la data del parto calcolata è il 30 novembre. Ma questa è solo una stima. La maggior parte dei parti non avviene alla data calcolata, bensì in un periodo compreso tra tre settimane prima e due settimane dopo tale data.

A proposito: la maggior parte dei calcolatori dell’ovulazione indica automaticamente la possibile data del parto.

L’ovulazione è una parte importante del ciclo femminile e può essere controllata efficacemente con l’ausilio di diversi metodi. Test dell’ovulazione, calcolatori dell’ovulazione o monitoraggio del ciclo vi aiutano a valutare correttamente i giorni fertili. In questo modo conoscerete meglio il vostro ciclo e potrete classificare correttamente i possibili sintomi. Ciò è particolarmente utile se state cercando una gravidanza.

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