Rimpatrio da Bangkok

Nel 2012, le vacanze in Thailandia di Werner Seiler, locandiere di Davos, sono andate in modo ben diverso da come se le era immaginate. A causa di problemi cardiaci acuti ha dovuto essere rimpatriato d’urgenza. Le sue disavventure purtroppo non sono fi nite dopo il suo rientro in Svizzera.

13.02.2017

«Già durante l’inverno, prima di partire per la Thailandia, avevo difficoltà respiratorie. Il medico mi disse che soffrivo di asma, per cui non mi sono preoccupato più di tanto», racconta Werner Seiler. Come ogni anno, ad aprile 2012 parte quindi per la Thailandia. Mentre si prepara per un giro in barca a vela, scivola e cade. Inizialmente ascrive alla caduta il peggioramento dei suoi problemi respiratori. Non riesce a percorrere neanche una decina di metri senza doversi fermare a riprendere fiato. Preoccupato, si reca in ospedale. Il medico riscontra un accumulo di quattro litri di acqua nei polmoni. Da ulteriori esami risulta un funzionamento ridotto al 25 percento della valvola aortica sinistra. «Ho un difetto valvolare congenito, che però non mi ha mai causato problemi», spiega Seiler.

Volo di rientro accompagnato

I medici di Bangkok gli raccomandano un intervento chirurgico sul posto. Werner Seiler non prende neanche in considerazione quest’eventualità: primo non conosce la lingua, secondo il terribile smog cittadino e i locali climatizzati gli rendono difficile la respirazione. «Come potrei guarire in un ambiente del genere?», si chiede. Contatta il suo medico di famiglia che si rivolge subito alla centrale per le chiamate d’emergenza di Helsana. Da questo momento in poi tutto si svolge rapidamente. «Non ho dovuto occuparmi di niente. Di questo sono enormemente grato», afferma Seiler, che è assicurato presso Helsana fi n dall’infanzia. Accompagnato da un medico giunto appositamente a Bangkok dalla Svizzera, Seiler torna in patria in Business Class, adagiato su un sedile trasformato in letto per dormire durante il volo, mentre il medico al suo fi anco gli somministra ossigeno. «Quando si sta male, avere vicino qualcuno che ti aiuta fa infinitamente bene», racconta Seiler. All’aeroporto di Zurigo lo attende il servizio sanitario. Alcuni giorni dopo viene sottoposto a un intervento di sostituzione della valvola aortica. Tutto è bene quel che finisce bene, si potrebbe pensare. Purtroppo però le sue sofferenze non sono finite.

Seconda operazione e riabilitazione

Tre mesi più tardi, il giorno prima dell’ultima visita ospedaliera, Seiler è colpito improvvisamente da brividi e dolori articolari. Il medico individua un’ombra scura sulla nuova valvola cardiaca: si tratta di un foro causato da batteri. Tre giorni dopo la valvola viene nuovamente sostituita. Dopo l’intervento Seiler assume antibiotici. Improvvisamente insorgono disturbi visivi e difficoltà deambulatorie. «Mi sentivo come se fossi su una nave», ricorda. Dagli esami risulta che il suo nervo vestibolare (responsabile dell’equilibrio) è completamente distrutto. Seguono cinque settimane di riabilitazione a Valens (GR), in cui Werner Seiler deve imparare daccapo a camminare.

Immutata voglia di viaggiare

Oggi Seiler cammina di nuovo con facilità, anche se talvolta vacilla. La luce solare intensa, l’oscurità, la carenza di sonno o lo stress aggravano i suoi problemi di equilibrio. Seiler però ha uno spirito combattivo e ogni giorno svolge i suoi esercizi per l’equilibrio. Inoltre continua a lavorare nel suo ristorante e, quando non è impegnato con il lavoro, è in giro per il mondo. Di recente ha attraversato la Danimarca con la sua bicicletta a tre ruote. «La bicicletta è molto importante per la qualità della mia vita. Mi consente di osservare l’ambiente circostante e di muovermi allo stesso tempo», spiega entusiasta. A piedi non può farlo, poiché deve concentrarsi su dove mette i piedi. Nonostante le brutte esperienze, Seiler continua a viaggiare volentieri all’estero. «Anche altri Paesi hanno sistemi sanitari efficienti», dice a se stesso, «e comunque, se mi dovesse ricapitare di avere bisogno urgentemente di aiuto, so che Helsana è sempre al mio fi anco.»

Werner Seiler, 58, Davos

Il gastronomo ha trascorso l’inizio dell’estate 2012 in Tailandia. Quando all’improvviso una valvola aortica aveva cominciato a lavorare solo al 25 per cento, si è trovato in pericolo di vita. Seiler è stato ricondotto in Svizzera in compagnia di un medico con un aereo di linea.

Costi per il volo di rientro accompagnato:
18 500 franchi

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