Quando un parto è prematuro? A partire da quando non comporta rischi? Cosa può causarlo? Che funzione ha l’incubatrice per bambini venuti al mondo troppo presto? Quali sono le implicazioni per la tutela di maternità? Scoprite di più.
A partire da quando un parto non è più considerato prematuro? Secondo la definizione, un parto è considerato prematuro se il bambino nasce prima del completamento della 37a settimana di gravidanza. Al termine della 37a settimana di gravidanza (37+0), dunque, i medici non parlano più di parto prematuro. In Svizzera, il 7% di tutti i neonati nasce prematuro. A seconda del momento in cui avviene il parto, gli specialisti distinguono tre tipi di neonati prematuri.
Il peso dei bambini prematuri è spesso compreso tra 500 e 2500 grammi. Tuttavia, alcuni bambini nati a termine hanno un peso tipico dei prematuri. La data del parto, da sola, non è quindi sempre determinante per stabilire se un neonato è prematuro.
A partire da quando un bambino nato prematuro è in grado di sopravvivere? Le probabilità di sopravvivere in caso di parto prematuro dipendono dal momento effettivo in cui avviene la nascita: se è prima della 22a settimana di gravidanza, i bambini prematuri hanno scarse probabilità di sopravvivere. A partire dalla 24a settimana di gravidanza, le probabilità di sopravvivere in caso di parto prematuro sono circa del 60%. Se il bambino nasce a partire dalla 28a settimana di gravidanza, nonostante il parto prematuro, questa probabilità sale a circa il 90%. A partire da quando, allora, i bambini sono in grado di vivere? La 23a settimana di gravidanza funge da valore di riferimento. Da questo momento in poi, i bambini sono generalmente ritenuti in grado di vivere.
Sono diversi i fattori scatenanti e di rischio per un parto prematuro. Tra questi:
A proposito: ci sono anche parti prematuri necessari e giustificati sotto il profilo medico. Ad esempio, quando il bambino non è più adeguatamente nutrito nel grembo materno o l’insorgere di altre complicazioni mette in pericolo il bambino o la madre. In questo caso, si parla di parto prematuro iatrogeno, particolarmente comune nelle gravidanze plurime: circa uno su tre parti plurigemellari prima della 37a settimana di gravidanza è giustificato dal punto di vista medico.
Nel caso si rendano necessarie misure mediche per evitare un parto prematuro, nell’ambito della nostra assicurazione di base ci assumiamo i costi per la degenza ospedaliera. Vi sosteniamo anche dopo il parto: nelle prime otto settimane, l’assicurazione di base copre l’assistenza da parte di una levatrice. Allo stesso modo, ci facciamo carico dei costi per tre consulenze per l’allattamento da parte di uno specialista. La nostra assicurazione ospedaliera HOSPITAL offre inoltre il sostegno di un aiuto domiciliare dopo il parto.
Durante le prime otto settimane, per le prestazioni menzionate non sono previsti franchigia, aliquota percentuale e contributo ai costi ospedalieri. Per la consulenza per l’allattamento, questo vale anche oltre tale periodo di tempo.
Nella maggior parte dei casi, un parto prematuro è preceduto da alcuni campanelli d’allarme:
Dopo un parto prematuro, siete di nuovo incinte? In questo caso, il rischio di un altro parto prematuro è maggiore. Se avete partorito prima della 37a settimana di gravidanza, il rischio è del 20%. Se la nascita è avvenuta prima della 32a settimana di gravidanza, la probabilità è del 30%. Il rischio che si ripeta aumenta con ogni parto prematuro.
Nel caso di un parto prematuro, è probabile che insorgano complicazioni più o meno gravi. La possibilità che queste abbiano o meno conseguenze per il bambino dipende, tra le altre cose, dal momento in cui avviene il parto e dal peso alla nascita. Medici specialisti specializzati valutano le complicazioni caso per caso e formulano una diagnosi corrispondente.
Un parto prematuro comporta spesso differenze in termini di sviluppo tra i bambini prematuri e quelli della stessa età nati a termine. Di solito, queste differenze vengono colmate entro l’ottavo anno d’età.
Se sospettate il rischio di un parto prematuro, rivolgetevi quanto prima al vostro medico. Potrebbe essere possibile ritardare il parto, ad esempio con preparati che inibiscono le contrazioni e riposo a letto. Se ciò non è possibile o necessario, gli specialisti medici consentono o inducono il parto, a cui fa seguito il trattamento immediato del bambino prematuro.
Il congedo maternità di 14 settimane inizia in genere subito dopo la nascita del vostro bambino. Tuttavia, il più delle volte i bambini prematuri rimangono in ospedale per essere monitorati. In questo caso, avete la possibilità di prolungare il congedo maternità per la durata della degenza ospedaliera (fino a un massimo di 56 giorni). Ciò comporta anche un’estensione della tutela di maternità (in termini di protezione contro il licenziamento) dopo un parto prematuro. Il presupposto è che il vostro bambino prematuro rimanga in ospedale per almeno quattordici giorni e che voi, dopo il congedo maternità, abbiate intenzione di esercitare nuovamente un’attività lucrativa.
Importante: di solito, quando fanno richiesta per l’indennità di maternità, le future madri richiedono il rinvio del congedo maternità, nel corso del quale ricevono l’80% del proprio salario, per un massimo di 220 franchi al giorno. Affinché le autorità competenti approvino la richiesta, è necessario un certificato medico.
In caso di parto prematuro non è previsto un congedo parentale comune prolungato per madri e padri. In generale, il diritto federale svizzero non contempla alcun congedo parentale. Tuttavia, alcune aziende e settori lo concedono alle persone coinvolte, con una durata e un ammontare dell’indennità variabili.
Non sempre è possibile evitare un parto prematuro. Tuttavia, in determinate circostanze è possibile ridurne la probabilità.
Il benessere del bambino è la vostra priorità. Le giuste precauzioni e uno stile di vita consapevole vi aiuteranno a creare buoni presupposti per una gravidanza tranquilla e a ridurre il rischio di parto prematuro. Spesso anche piccoli cambiamenti nella vostra vita quotidiana possono fare una grande differenza. In caso di dubbi, parlatene preferibilmente con il vostro medico.
Siamo volentieri a vostra disposizione.