Come funziona una terapia del dolore multimodale?

Una terapia del dolore multimodale viene impiegata quando gli altri metodi già testati falliscono. Quando i medici prescrivono una terapia del dolore multimodale e in quali situazioni può essere opportuna? Una panoramica.

26.10.2023 Steffi Hidber 5 minuti

Quando i dolori diventano insopportabili, occorre pensare fuori dagli schemi: la cosiddetta terapia del dolore multimodale si basa proprio su questo. Con un mix sofisticato di diversi metodi di trattamento, persegue un unico obiettivo: alleviare i dolori e migliorare la qualità della vita.

Cosa comporta una terapia del dolore multimodale? E come è possibile alleviare i dolori cronici facendo ricorso a metodi e approcci differenti?

Che cos’è una terapia del dolore multimodale?

Quando la vita quotidiana ruota intorno a dove fa male: i dolori sono molto stressanti per chi ne soffre e le persone vicine. Con una terapia del dolore multimodale un intero team di esperte ed esperti si adopera per alleviare i dolori, quando i metodi di trattamento precedenti non portano al risultato sperato. La terapia del dolore multimodale viene impiegata per dolori cronici dopo interventi chirurgici, per diverse malattie, in oncologia e nella medicina palliativa e anche in caso di dolori difficilmente diagnosticabili.

La durata di una terapia del dolore multimodale e la scelta delle diverse misure e terapie vengono stabilite individualmente e a seconda della malattia alla base. Se necessario, vengono modificate nel corso della terapia del dolore.

Terapia del dolore multimodale: requisiti

Di norma i medici prescrivono una terapia del dolore multimodale quando sono soddisfatte le seguenti condizioni:

  • i dolori si manifestano in modo persistente o ricorrente per un periodo da tre a sei mesi. Inoltre, compromettono la vita quotidiana e la qualità della vita delle persone interessate;
  • alla base dei dolori non vi è una causa di natura psichica o fisica che è possibile trattare in altro modo;
  • le singole terapie effettuate finora sono state inefficaci.

Svolgimento di una terapia del dolore

La base di una terapia del dolore multimodale è un’anamnesi dettagliata, che consiste nel domandare e registrare tutti i possibili disturbi alla persona colpita. La scelta tra una terapia del dolore ambulatoriale e una stazionaria spetta alla persona affetta dai dolori e a un team di medici e terapeuti.

Vengono valutati referti da vari settori – e spesso anche da diversi specialisti medici. Il risultato di questa valutazione è una diagnosi del dolore, decisiva per stabilire le fasi successive della terapia del dolore. L’obiettivo di tutte le misure scelte è permettere alla persona interessata di vivere senza dolore o imparare a conviverci, in modo da migliorare la qualità della vita.

Durata di una terapia del dolore

La durata di una terapia del dolore multimodale dipende molto dalla situazione personale del paziente o della paziente. Solitamente la terapia del dolore dura almeno 7 giorni, spesso anche più mesi o anni. Spesso i dolori acuti riescono a essere alleviati. Per i dolori cronici può volerci più tempo prima di trovare la giusta combinazione di possibili metodi terapeutici.

Terapia del dolore multimodale: tipologie

Per una terapia del dolore multimodale si riuniscono esperti di vari ambiti terapeutici – in particolare medici, fisioterapisti e psicologi, ma anche altri professionisti. In questo modo il dolore viene preso in considerazione a tutti i livelli: fisico, psicologico e persino sociale.

La terapia del dolore multimodale viene svolta in ambito stazionario, quindi in ospedale, o ambulatoriale. Anche la terapia del dolore palliativa e quella oncologica si concentrano a livello multimodale sull’alleviamento dei dolori e dei disturbi con il trattamento.

Una terapia del dolore multimodale viene sempre appositamente studiata e – a seconda del decorso e del risultato – costantemente adeguata. A tal fine, possono essere utilizzate le seguenti tipologie di terapia del dolore:

Terapia interventistica del dolore

I medici con il certificato di capacità «Terapia interventistica del dolore» provengono da varie discipline come reumatologia, neurologia, anestesiologia, chirurgia e medicina fisica. Si occupano approfonditamente dei meccanismi della comparsa del dolore.

Questa terapia è un trattamento del dolore «interventistico». Il focus è incentrato su iniezioni locali di anestetici e su tecniche di trattamento microchirurgiche e poco invasive. Per alcuni interventi, come le iniezioni sulle radici nervose lungo la colonna vertebrale, grazie al controllo radiologico è possibile effettuare un trattamento mirato dell’area che causa i dolori.

Terapia del dolore manuale

La terapia del dolore manuale mira a far muovere le persone e ad alleviare rapidamente il dolore con applicazioni manuali mirate.

Terapia del dolore non farmacologica

La terapia del dolore non farmacologica non prevede l’utilizzo di medicamenti. Questo spettro di trattamenti comprende molti diversi metodi: variazioni termiche, stimolazione elettrica nervosa transcutanea (TENS), taping chinesiologico, agopressione, ecc. La terapia del dolore non farmacologica è utile in particolare alle persone con dolori cronici, perché le incentiva a contribuire personalmente alla propria guarigione.

Terapia del dolore psicosomatica

La terapia del dolore psicosomatica si concentra sulla relazione tra fattori fisici, psicologici e sociali.

Terapia del dolore multimodale: metodi

La terapia del dolore multimodale spesso comprende i seguenti metodi principali:

Fisioterapia

La fisioterapia offre attività fisica individuale, massaggi o altre misure fisiche come il drenaggio linfatico manuale. L’obiettivo è alleviare i dolori e migliorare la mobilità. La fisioterapia può essere svolta in ambito stazionario (in ospedale o in un centro di riabilitazione) o ambulatoriale in uno studio di fisioterapia.

Antidolorifici

Diversi antidolorifici (i cosiddetti analgesici) possono essere somministrati sotto osservazione medica per alleviare i dolori acuti e cronici. Agiscono a livello centrale sul sistema nervoso, nel cervello e nel midollo spinale oppure a livello locale nel punto del dolore. Alcuni esempi sono le compresse e i cerotti analgesici, gli oppioidi e gli antireumatici non steroidi (FANS).

Di norma gli antidolorifici vengono impiegati in caso di malattie, dopo infortuni o interventi per alleviare il più possibile il dolore. La tipologia di medicamenti più adatta dipende dal tipo e dall’intensità dei dolori e deve sempre essere supervisionata da un medico.

Psicoterapia

La psiche riveste un ruolo molto importante nella terapia del dolore. Ecco perché spesso il piano di trattamento prevede anche la psicoterapia in combinazione con fisioterapia e antidolorifici. Il terapeuta curante deve essere appositamente qualificato per il trattamento di pazienti con dolori.

Attraverso colloqui o training mirati vengono rotti i vecchi schemi mentali. Se necessario si ricorre anche ad antidepressivi, aumentando notevolmente le probabilità di successo della terapia del dolore. Questi medicamenti possono essere utili nel trattamento del dolore anche per persone che non soffrono di depressione.

Metodi di rilassamento

Nella lotta ai disturbi legati al dolore, il rilassamento svolge un ruolo centrale. Per questo motivo, una terapia del dolore prevede anche l’apprendimento di metodi efficaci come la riduzione dello stress basata sulla consapevolezza, che consente alle persone interessate di aumentare la propria autodeterminazione.

Qui trovate dei metodi di rilassamento di semplice attuazione

Altri metodi della terapia del dolore

Un altro metodo che può essere applicato nella terapia del dolore è la medicina tradizionale cinese (agopuntura, agopressione).

Qui scoprite maggiori informazioni sulla MTC

Terapia del dolore per la schiena: l’essenziale in breve

In caso di dolori lombari non specifici, una terapia del dolore per la schiena può migliorare la situazione. In caso di mal di schiena, oggi gli specialisti medici puntano su una rapida mobilizzazione, se possibile. L’obiettivo è che le persone interessate tornino velocemente a svolgere le proprie attività quotidiane.

I metodi della terapia del dolore per la schiena spaziano dalla fisioterapia, per correggere una postura errata e riconquistare la mobilità, a massaggi mirati, agopuntura e terapia cognitivo-comportamentale fino alla corretta somministrazione di antidolorifici.

In caso di dolori alla schiena specifici, la terapia interventistica del dolore e la terapia del dolore basata su anestetici possono avere successo. 

La terapia del dolore multimodale – sia in regime ambulatoriale sia in regime stazionario – è un approccio importante per alleviare i dolori, possibilmente a lungo termine. A tal fine, la scelta dei metodi terapeutici adatti è tanto importante quanto la disponibilità delle persone interessate a provare qualcosa di nuovo per riuscire a vivere senza dolori.

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