La gioia di vivere dei bambini e l’incoscienza della gioventù sono assolutamente qualità positive, ma i bambini possono anche scoprire che non tutte le avventure hanno un lieto fine. Nasce così un effetto didattico. Finché il danno è limitato a un livido o un taglietto, nulla di grave. I bambini sono però esposti anche a pericoli seri ai quali devono essere sensibilizzati.
I bambini sono esposti a una moltitudine di pericoli: nel traffico, mentre giocano, nel piazzale della ricreazione, in piscina, sul campo da calcio, mentre fanno il fuoco nel bosco e durante tantissime altre attività. Spesso i bambini non sono consapevoli dei pericoli e si lanciano spensierati nelle loro piccole avventure. Anche le abitazioni sono fonte di pericoli: forni e fornelli caldi, cavi elettrici, finestre aperte e ringhiere dei balconi, che invitano a intraprendere divertenti scalate, o anche le cassette dei medicinali e degli attrezzi, il cui misterioso contenuto si presta alle scoperte.
Esplorare i pericoli in modo giocoso
È importante ovviamente che i bambini facciano esperienze e imparino a essere autonomi. E anche i genitori più attenti non possono tenere d’occhio i propri bambini sempre e ovunque. Ciò che potete fare, però, è sensibilizzare i vostri bambini ai pericoli in modo giocoso, senza spaventarli. Potete per esempio insegnare a vostro figlio, con cautela, che l’ago punge. Oppure gli fate toccare alternativamente bicchieri contenenti acqua calda e ghiacciata, in modo che impari a conoscere la differenza tra bollente e freddo.
Nonostante tutta la prudenza, non si può mai escludere completamente che il bambino non subisca infortuni. I tipi più frequenti sono: cadute, urti, infortuni nel traffico, bruciature, ustioni, morsi di cane e intossicazioni. La fonte di gran lunga più frequente di infortuni è la casa.
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(Fonte: www.samariter.ch)
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