Anoressia: quali sono le cause e cosa si può fare?

Che cos’è l’anoressia e quali sono le possibili cause? Quali conseguenze può avere? Scoprite di più sull’anoressia, sulle possibilità di guarigione e su come superarla.

16.01.2024 Imke Schmitz 5 minuti

Che cos’è l’anoressia?

L’anoressia, detta anche «anoressia nervosa», è un disturbo alimentare. Spesso inizia durante la pubertà e influisce non solo sulle abitudini alimentari, ma anche sull’immagine di sé e sulla percezione del proprio corpo. Ma che cos’è esattamente l’anoressia? Chi ne soffre non è in grado di stabilire e mantenere un rapporto sano con il cibo. Ha paura di ingrassare e ha un’immagine distorta del proprio corpo: pensa di essere in sovrappeso anche se non lo è. L’anoressia può avere effetti a lungo termine sullo sviluppo di bambini e adolescenti, che sono ancora in fase di crescita.

Differenza tra anoressia e bulimia

La differenza tra bulimia e anoressia è che solitamente chi soffre di bulimia è normopeso o sovrappeso, mentre le persone anoressiche diventano sottopeso con il progredire del disturbo. Tuttavia, il meccanismo centrale di entrambi i disturbi alimentari è lo stesso: la costante preoccupazione per il peso e la forma fisica.

Le persone anoressiche ottengono una perdita di peso estrema tramite un’assunzione di cibo fortemente ridotta, il vomito autoindotto e le purghe nonché un’eccessiva attività fisica. Se l’anoressia è a uno stadio avanzato, si arriva alla sindrome anoressia-cachessia. In questo caso, chi ne soffre subisce un’importante perdita di massa muscolare a causa della prolungata denutrizione. Questa combinazione di anoressia e cachessia fa sentire sempre più privi di forze e sonnolenti.

Chi soffre di bulimia usa le stesse strategie delle persone anoressiche per perdere peso. Il vomito autoindotto è un aspetto centrale ed è accompagnato da violenti attacchi di fame seguiti da abbuffate.

Anoressia: quali sono i sintomi?

L’anoressia si manifesta attraverso una serie di sintomi. I possibili segnali fisici includono:

  • grave perdita di peso o peso corporeo molto basso rispetto all’età e all’altezza;
  • paura di ingrassare o di essere percepiti come sovrappeso;
  • percezione distorta del proprio corpo, insoddisfazione costante del proprio fisico e peso;
  • mestruazioni irregolari o assenti.

Oltre ai sintomi fisici è stato individuato un comportamento tipico associato all’anoressia, che spesso è il risultato della paura di ingrassare. Le persone che ne soffrono:

  • controllano il proprio peso corporeo con particolare frequenza;
  • mangiano di nascosto o mentono sull’assunzione di cibo;
  • si allontanano sempre di più dalle attività sociali, soprattutto se sono legate al cibo;
  • mangiano molto lentamente, sminuzzano il cibo o evitano i pasti;
  • si focalizzano molto sulle calorie e sull’alimentazione;
  • fanno troppa attività fisica, anche quando sono malate;
  • evitano determinati tipi di alimenti o seguono diete estreme.

Sospettate che vostra figlia o vostro figlio soffra di anoressia? Cercate il dialogo, mostrate empatia e offrite il vostro aiuto. Se necessario, chiedete il parere e l’aiuto professionale di un medico o terapeuta in merito all’anoressia negli adolescenti e nei bambini.

Com’è l’IMC in caso di anoressia?

In caso di anoressia, l’IMC (indice di massa corporea) è di massimo 17,5 kg/m2. Con un valore di 14,5 kg/m2 o inferiore si può rischiare la vita. Poiché l’IMC dipende dall’età, questi valori specifici non valgono per l’anoressia negli adolescenti e nei bambini. In linea di principio, l’IMC non è l’unico criterio adatto per diagnosticare l’anoressia. Questo perché tiene conto soltanto del peso, dell’altezza e dell’età e non consente di trarre conclusioni dirette sulla composizione corporea, come la percentuale di muscoli o di grasso. L’IMC, inoltre, non tiene conto delle differenze individuali in termini di corporatura.

Anoressia: quali sono le cause?

L’anoressia è un disturbo complesso che può essere causato da diversi fattori. Gli aspetti psicologici, ad esempio un atteggiamento perfezionista, un forte bisogno di controllo, una bassa autostima o difficoltà a gestire le emozioni, possono avere un ruolo importante. Le persone che soffrono di anoressia ricorrono quindi al controllo dell’assunzione di cibo e del peso corporeo per affrontare lo stress o le emozioni negative.

Anche i fattori sociali sono una delle possibili cause: il bisogno di conformarsi a determinati ideali di bellezza può favorire l’insorgere dell’anoressia in alcune persone. Sono soprattutto i bambini e gli adolescenti a scontrarsi con tali ideali, ad esempio quando usano i social media. Anche le dinamiche familiari e i rapporti interpersonali possono influire: conflitti, aspettative troppo elevate o la mancanza di sostegno emotivo accrescono la probabilità di sviluppare il disturbo.

Inoltre, i fattori genetici e ambientali, la vulnerabilità psicologica e alcuni eventi della vita possono aumentarne il rischio. Circostanze di vita stressanti, come un cambio di scuola, la separazione dei genitori o il mobbing, possono essere un fattore scatenante. Questi eventi spesso portano a una sensazione di impotenza e disperazione, soprattutto nei giovani. Le persone che soffrono di anoressia cercano quindi di raggiungere la stabilità emotiva tramite il controllo della propria alimentazione e del proprio peso.

L’anoressia può colpire anche gli uomini e gli adulti?

L’anoressia può colpire individui di qualsiasi età e genere. Sebbene si manifesti spesso durante la pubertà, le persone possono soffrirne anche in altre fasi della vita, indipendentemente dal genere.

Nei bambini di solito si presenta in modo diverso rispetto agli adulti. I bambini sono nel pieno della loro fase di crescita. Inoltre, sono meno capaci di parlare dei propri sentimenti e pensieri, e questo complica la diagnosi. In molti casi l’anoressia non si manifesta con un evidente dimagrimento del viso, ma con uno scarso aumento di peso o una crescita ridotta. Molte persone associano questo disturbo alle ragazze e alle donne, ma l’anoressia può interessare anche gli uomini. Tuttavia, dato che negli uomini si verifica più raramente, spesso non viene diagnosticata o viene riconosciuta tardi. 

Anoressia: che possibilità di guarigione ci sono?

Nel caso dell’anoressia, prima il disturbo viene riconosciuto e si inizia un trattamento psicoterapeutico, maggiori sono le possibilità di guarigione. La rapidità del processo di guarigione dipende dalla gravità del disturbo, dalla durata dei sintomi e dal sostegno ricevuto.

Come si fa a superare l’anoressia?

Il trattamento dell’anoressia consiste solitamente in una combinazione di psicoterapia, consulenza nutrizionale e assistenza medica.

La psicoterapia avviene spesso come terapia cognitivo-comportamentale, che insegna a riconoscere e modificare gli schemi mentali non sani. Nell’ambito della consulenza nutrizionale le persone che soffrono di anoressia e le loro famiglie ricevono sostegno per promuovere abitudini alimentari equilibrate. In alcuni casi è necessario un trattamento medico aggiuntivo, soprattutto se il disturbo ha provocato problemi fisici.

Misure concrete per affrontare l’anoressia possono essere:

  • Piano alimentare di recupero: in caso di anoressia, un piano alimentare di recupero può favorire la guarigione. Viene personalizzato in base alle esigenze della persona che soffre del disturbo e la aiuta a pianificare pasti regolari nonché equilibrati.
  • Gruppi di auto-aiuto e di supporto: il confronto con altre persone che soffrono di anoressia può essere prezioso. I gruppi offrono sostegno, comprensione e consigli pratici in prima persona. Una o uno psicoterapeuta supporta chi partecipa.
  • Diario: fissare pensieri ed emozioni in un diario crea una certa struttura. Questo consente alle persone che soffrono di anoressia di prendere coscienza dei propri schemi e dei fattori scatenanti.
  • Tecniche di rilassamento e attenzione consapevole: con l’aiuto di metodi come lo yoga, la meditazione o la riduzione dello stress basata sulla consapevolezza, chi soffre di anoressia può gestire lo stress e stabilire un legame più profondo con il proprio corpo.

Anoressia: quali sono le conseguenze?

L’anoressia può avere diverse conseguenze, anche tardive. Le più comuni includono:

  • osteoporosi;
  • malattie cardiovascolari;
  • disfunzioni renali;
  • disturbi della concentrazione;
  • infezioni frequenti;
  • ritenzione idrica;
  • infertilità;
  • disturbi della crescita e dello sviluppo nei bambini e negli adolescenti;
  • altre malattie mentali come depressione o disturbi d’ansia;
  • isolamento, rinuncia ai contatti sociali e ai propri interessi.

Come per altre malattie, anche per l’anoressia vale sempre lo stesso discorso: prima viene riconosciuta, meglio è. Fate attenzione, sia che siate persone che soffrono del disturbo sia familiari, e prendete sul serio i possibili segnali.

Continua a leggere

Cosa si nasconde dietro la depressione giovanile
Puberale o depressivo? Il comportamento dei giovani non va ricondotto sempre direttamente alla depressione. Ecco i campanelli d’allarme.
10 novembre 2021 3 minuti

Le cause delle dipendenze e come evitarle
Perché si diventa dipendenti da qualcosa? Ecco le cause delle dipendenze e alcuni consigli per prevenirle.
22 marzo 2023 2 minuti

Newsletter

Approfondite ogni mese le vostre conoscenze su temi attuali legati alla salute e ricevete tutte le informazioni sulle interessanti offerte di tutte le società del gruppo Helsana * comodamente tramite e-mail. Abbonatevi gratuitamente alla nostra Newsletter:

Inviare

Grazie della registrazione.
Le abbiamo appena inviato un’e-mail con un link di conferma su cui cliccare per concludere la registrazione.

Purtroppo qualcosa non ha funzionato.

I suoi dati non sono stati trasmessi. Voglia riprovare più tardi.

* Il gruppo Helsana comprende Helsana Assicurazioni SA, Helsana Assicurazioni integrative SA e Helsana Infortuni SA.