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Edizioni 2014
Quando lo stress chiede aiuto
Episodi particolarmente gravi possono generare dei traumi. L’offerta di Helsana «Sostegno psicologico immediato» è volta a impedire che tali traumi si tramutino in disturbi psicologici. Mischa Oesch, esperta nella gestione dei traumi, aiuta le persone colpite mediante la consulenza telefonica.
Incidenti come quello ferroviario avvenuto a metà agosto 2014 a Tiefencastel possono provocare dei traumi nelle persone coinvolte. Talvolta si manifestano solo dopo che la Rega ha terminato il suo intervento e le ferite fi siche sono state curate.
Dopo l’infarto il signor B. era angosciato. Non osava più uscire di casa. « L’uomo si faceva prendere dal panico non appena il ritmo del suo battito cardiaco cambiava », racconta la psicologa Mischa Oesch, che ha assistito al telefono il signor B. un anno e mezzo dopo l’infarto. «Gli ho spiegato che la sua reazione non era affatto inusuale. Un’improvvisa perdita di controllo come quella da lui vissuta può essere traumatica.» Mischa Oesch nota con rammarico che le persone come il signor B. aspettano troppo tempo prima di chiedere aiuto. Spesso basta davvero poco per migliorare la situazione: «Per molti è un sollievo sapere che non sono soli e che c’è qualcuno che li capisce.»
Sono propr io gli uomini ad avere più diffi coltà a chiamare. Spesso fanno più fatica a esprimere i propri sentimenti. «I sintomi di stress sono comunque nor mali dopo un episodio grave. Ciò non ha nulla a che vedere con i disturbi psichici», sottolinea la signora Oesch. È piacevole ascoltare la sua voce profonda. Durante i colloqui telefonici non sono visibili i segnali non verbali come la mimica o la postura, per tale motivo deve ascoltare attentamente e interpretare eventuali . essioni vocali. Per le persone colpite spesso è più semplice fare una telefonata piuttosto che recarsi in uno studio medico, cosa che tuttavia in seguito raccomandiamo.»
Sostegno immediato contro i disturbi cronici
Mischa Oesch è dell’av viso che, se il paziente colpito da infarto avesse chiamato prima, probabilmente i disturbi d’ansia non sarebbero stati così marcati. «Non è mai troppo tardi per cercare sostegno psicologico. Ma prima avviene, minore sarà il r ischio che si gener i uno sviluppo sfavorevole e si verifichi un eventuale disturbo post-traumatico da stress.» Questo può accadere quando la persona non elabora il trauma, generato ad esempio da una violenza, da un incidente, da una catastrofe, da un lutto o dalla diagnosi di una malattia. Nella fase acuta è normale che si manifestino sbalzi emotivi e sintomi di stress. Quando però non tendono a scomparire dopo diverse settimane, vi è il rischio che si sviluppino malattie come mutamenti della personalità, problemi di memoria o del sonno oppure ancora disturbi fisici come tachicardia, diffi coltà respiratorie e nausea. «Si tratta di eccezioni, che però possono colpire anche persone psichicamente stabili.»
Le strategie per fronteggiare queste conseguenze sono molto individuali. «Taluni trovano aiuto nel dialogo, altri cercano la tranquillità nella natura.» Quello che la sorprende è la resistenza di alcune persone, come il macchinista che ha superato tre casi di suicidio e ha chiesto aiuto solo al quarto. Come fa Mischa Oesch a capire che cosa può giovare alle singole persone? «Devo sapere come vivono, che cosa li ha aiutati in passato in situazioni simili.» È importante riattivare in loro l’autonomia. Come nel caso della donna colpita da un tumore al seno. «Per la donna la notizia della malattia è stata un fulmine a ciel sereno e aveva paura.» Mischa Oesch ha incoraggiato la donna a parlare con il suo medico. Insieme hanno deciso come procedere e fissato l’appuntamento per la telefonata successiva. « Avere una persona di fiducia le ha dato coraggio. Se fosse stato necessario avrei anche fatto da tramite.»
Un clima di lavoro ostile crea soff erenza
I motivi delle telefonate con il tempo sono cambiati. Più problemi familiari, più casi di burn-out. L’impressione è che il clima di lavoro sia più ostile e la pressione sempre maggiore. Spesso a chiamare sono i partner delle persone colpite. Come la moglie di un manager troppo stressato: «Si preoccupava di tenerlo lontano dalle problematiche della vita quotidiana. Ai bambini non era più consentito fare il minimo rumore. Ma in questo modo non faceva che rafforzare il suo malessere.» Non in tutti i casi Mischa Oesch è in grado di fornire un aiuto. «Talvolta tutti i suggerimenti restano inascoltati. In particolare quando l’interlocutore pretende che faccia sparire tutti i problemi o che vi sia una ricetta universale.» Oppure le persone colpite da un lutto, che dopo la telefonata si aspettano che il loro dolore svanisca, quando invece è normale attraversare una fase di elaborazione. «Posso però dare dei riferimenti, svelare delle risorse, mediare - e talvolta possiamo anche ridere insieme.»
Testo: Daniela Schori