Nel 2024 le spese per i medicamenti coperti dall’assicurazione di base sono ulteriormente aumentate. Nel settore ambulatoriale ammontavano a 9,4 miliardi di franchi, un nuovo record con un aumento di 323 milioni di franchi (+3,6%) rispetto all’anno precedente. I medicamenti continueranno dunque a costituire una voce di costo importante e in continua crescita nell’assicurazione malattia obbligatoria. L’edizione di quest’anno del rapporto sui medicamenti fa luce sulle cause dell’aumento dei costi, sull’efficacia delle nuove misure di legge volte a promuovere i farmaci generici e biosimilari nonché sulle nuove scoperte della medicina di genere.
02.12.2025
Nel 2024, quasi 7 milioni di persone – circa tre quarti della popolazione svizzera – hanno acquistato almeno un medicamento tramite l’assicurazione di base. Il numero degli acquirenti è aumentato del 2,3%, quello delle confezioni consegnate addirittura del 2,9%. Oggi, ogni persona che acquista medicamenti dall’AOMS riceve in media 20 confezioni all’anno. Contemporaneamente, i nuovi medicamenti sono sempre più costosi: i prezzi dei preparati di nuova omologazione sono quasi raddoppiati negli ultimi dieci anni. Questo vale anche per i prodotti che non sono frutto di un’innovazione. Nel complesso, un numero limitato di medicamenti determina costi particolarmente elevati: i tre preparati più costosi da soli hanno generato nel 2024 spese complessive per oltre 465 milioni di franchi. È indispensabile un’attuazione rapida e sistematica del modello delle conseguenze sui costi deciso dal Parlamento.
Un fattore determinante dell’aumento dei costi è la crescente mancanza di trasparenza nel processo di definizione dei prezzi. Le trattative sui prezzi tra l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) e le case farmaceutiche si basano spesso su prezzi di vetrina artificialmente gonfiati che non corrispondono agli importi effettivamente pagati. Tali prezzi non dovrebbero più essere utilizzati per la definizione dei prezzi in Svizzera. Inoltre, i prezzi dei medicamenti vengono controllati solo ogni tre anni, ritardando così i tagli dei prezzi e consolidando l’elevato livello dei prezzi. Una verifica annuale aiuterebbe a ridurre i costi.
Nel 2024 l’UFSP ha voluto promuovere la dispensazione di prodotti equivalenti convenienti con diverse novità di legge. Tra queste rientrano l’aumento dell’aliquota percentuale differenziata, nuove riduzioni di prezzo per i farmaci generici e biosimilari e una quota di distribuzione unitaria. Queste misure si stanno rivelando efficaci: nel primo trimestre del 2024 la quota dei farmaci generici è salita al 70,2%, quella dei biosimilari al 32,5%. Tuttavia, un grande potenziale rimane inutilizzato: il risparmio conseguito, pari a circa 76 milioni di franchi, è rimasto nettamente al di sotto dell’obiettivo di 250 milioni di franchi. Un’ulteriore riduzione dei costi richiede un’attuazione sistematica delle riforme e incentivi supplementari, ad esempio mantenendo l’aliquota percentuale differenziata oltre il limite massimo.
Il rapporto esamina anche gli aspetti legati al genere nell’approvvigionamento dei medicamenti. Le analisi dimostrano che gli uomini e le donne sono curati in modo leggermente diverso prima e dopo un infarto cardiaco, senza tuttavia che ciò possa indicare una carenza assistenziale strutturale per uno dei sessi. Per gli antidepressivi, il tasso di acquisto è significativamente più alto nelle donne che negli uomini, ma il dosaggio non presenta differenze significative anche se ci sono prove scientifiche del fatto che donne e uomini assorbono e metabolizzano gli antidepressivi in modo diverso. Sono necessarie ulteriori ricerche per consentire in futuro trattamenti differenziati per genere.
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