Obiettivo volto a frenare l’aumento dei costi nell’AOMS

Controprogetto indiretto all’iniziativa popolare «Per premi più bassi – Freno ai costi nel settore sanitario (Iniziativa per un freno ai costi) lanciata dal partito «Alleanza del Centro».

02.12.2021

Posizione comune

  • della FMH, Federazione dei medici svizzeri,
  • di Helsana Assicurazioni SA e
  • dell’associazione mantello delle leghe per la salute GELIKO (Conferenza nazionale svizzera delle leghe per la salute)

A fare le spese di tale obiettivo sono pazienti e assicurati

Il proposito del Consiglio federale di introdurre un obiettivo volto a frenare l’aumento dei costi dell’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie (AOMS) è fonte di preoccupazione per GELIKO, Helsana e FMH. Medici, pazienti e assicurati vogliono tutti poter contare sul fatto che l’assistenza sanitaria sia indicata dal punto di vista medico e non scavalcata da direttive politiche. L’obiettivo volto a frenare l’aumento nell’AOMS equivale tuttavia a un budget ridefinito politicamente, e questo può portare a dover negare prestazioni necessarie perché non sono più finanziate. Sarebbe ingannevole promettere ai pazienti e agli assicurati che il loro diritto a prestazioni continuerà a sussistere se al contempo i costi vengono limitati. L’obiettivo ha la pretesa di ridurre le prestazioni non necessarie dal punto di vista medico senza limitare quelle che invece lo sono. Tuttavia, non è in grado di soddisfare tale richiesta perché si tratta di una misura aspecifica. L’obiettivo è potenzialmente orientato contro tutte le prestazioni mediche, a prescindere dal fatto che siano da valutare come necessarie o meno dal punto di vista medico.

Verifica del controllo di input e output definito nella vita quotidiana

Per poter agire contro di esse, le inefficienze nella fornitura delle prestazioni devono prima essere identificate. Al fine di raggiungere tale obiettivo, nel 2019 il Parlamento ha approvato la revisione parziale della LAMal «Rafforzamento della qualità e dell’economicità», che stabilisce che le prestazioni devono essere fornite, nella qualità necessaria, in modo efficiente e vantaggioso. Questa revisione della legge è entrata in vigore nell’aprile 2021, pertanto non si è ancora avuto modo di acquisire esperienze nella prassi medica quotidiana. E questa mancanza di esperienza si riscontra anche con le nuove disposizioni di autorizzazione dei fornitori di prestazioni. Il legislatore è pertanto chiamato ad attendere che si raccolgano esperienze con nuove disposizioni giuridiche prima di affrontare nuove revisioni giuridiche per lo stesso obiettivo politico.

Le prestazioni assicurative nette sono aumentate in media del 2,5% pro capite e all’anno negli ultimi 10 anni. Questo valore è inferiore al parametro di riferimento degli obiettivi globali volti a frenare l’aumento dei costi nell’AOMS, come indicato nella perizia Diener del 2017. L’attivismo legislativo nell’assicurazione malattia non è quindi affatto giustificato. Si rischia persino che ulteriori norme di legge creino un quadro giuridico incoerente.

GELIKO, Helsana e FMH sostengono che le misure legislative dovrebbero essere ponderate anche in base alla loro idoneità all’attuazione. La definizione degli obiettivi comporterebbe un enorme sforzo dal punto di vista amministrativo e finanziario. Inoltre, richiederebbe necessariamente un approccio top-down, non adatto al nostro sistema sanitario.

Adottare l’EFAS e approvare TARDOC

Un notevole potenziale di risparmio può essere realizzato con la riforma del finanziamento EFAS e la nuova struttura tariffale per le prestazioni ambulatoriali TARDOC, senza mettere in discussione le conquiste raggiunte dalla nostra assistenza sanitaria e la soddisfazione dei pazienti nei confronti delle cure mediche. 

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